Capo d’Orlando, per il secondo anno si celebrerà la festa di Sant’Óscar Romero

 

Per il secondo anno consecutivo sarà celebrata a Capo d’Orlando la festa di Sant’Óscar Romero, che si è deciso di far ospitare a turno da una delle tre parrocchie locali. Se nel 2022 è stata la comunità parrocchiale “Maria Ss. di Porto Salvo” ad ospitare la celebrazione, adesso è la volta della parrocchia “Sant’Antonio di Padova”: pertanto, venerdì 24 marzo presso la chiesa di Piana, in via Consolare Antica 416, dopo la Via Crucis delle ore 18, il parroco Padre Benedetto Lupica officerà la messa con la memoria liturgica del compatrono di Caritas Internationalis, nonché patrono delle Americhe, di El Salvador, dei cristiani perseguitati e dei comunicatori fedeli a Cristo. Canonizzato da Papa Francesco il 14 ottobre 2018, il martire salvadoregno è venerato anche da altre confessioni cristiane, in particolare da comunità anglicane e luterane. L’iniziativa è promossa dal Centro “Sant’Óscar Romero” di Capo d’Orlando, costituito nel 2020 dall’Associazione dei Socialisti Cristiani Europei (Asce) e dall’Associazione Esperanto Nebrodi, in occasione dell’allora quarantesimo anniversario del martirio dell’arcivescovo di San Salvador. Óscar Arnulfo Romero y Galdámez fu infatti assassinato il 24 marzo 1980 da paramilitari fascisti e ultranazionalisti, i quali avevano in odio l’opera del “vescovo dei poveri”. Oltre alla celebrazione liturgica, alle 20,30 chi lo vorrà potrà collegarsi al sito www.santoscar.it e assistere ad un ricordo del “Santo dei campesinos” curato dal docente universitario ed esperantista Antonio Matasso, a cui seguirà la visione del film “Romero”, con il compianto Raúl Juliá nel ruolo dell’arcivescovo ucciso. L’opera cinematografica ricostruisce anche le persecuzioni poste in essere dal regime fascista salvadoregno di Roberto D’Aubuisson, mandante dell’omicidio, nonché dai famigerati “squadroni della morte”, tutti responsabili del massacro di decine di migliaia di contadini ed oppositori, preti compresi. A sbloccare il processo di beatificazione di Sant’Óscar Romero, a lungo ostacolato, fu una decisione del recentemente scomparso Papa Benedetto XVI, il cui successore Francesco poté così completare il tutto con la causa di canonizzazione.

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