Lipari, sospetto caso di malasanit

Dopo la morte di Livio D’Ambra, quarantaquattrenne marittimo della Siremar colpito da ischemia tronco-encefalica, i familiari hanno presentato un esposto per cercare di far fare piena luce su quanto accaduto al pronto soccorso dell’Ospedale civile delle Eolie.Salvatore Basile, il cognato di D’Ambra, ha infatti inviato al ministro alla salute pubblica, all’assessore regionale alla Sanita’, all’Asl 5 di Messina e del distretto di Lipari, al sindaco e al Tribunale dei diritti del malato un esposto in cui si legge che il quarantaquattrenne “si era recato con le sua gambe al Pronto Soccorso di Lipari verso le 8 dello scorso 30 gennaio, accusando forti dolori al petto e alle spalle”.Al Pronto Soccorso, secondo quanto racconta Basile, sarebbe rimasto fino a mezzogiorno, “forse senza che fossero capite diagnosi e prognosi, praticandogli probabilmente cure non appropriate” – dice il coganto di D’Ambra.Dopo essere stato dimesso, Livio, accusando gli stessi sintomi era tornato in ospedale verso le 13.15, accompagnato dalla moglie Katia Raffaele. Qui, racconta Basile, “nel precipitare degli eventi qualcuno degli operatori era portato a considerarlo deceduto (con l’immaginabile strazio dei familiari), poi ‘preso per i capelli’ e rianimato, ma con danni irreversibili,