Dopo tre mesi di indagini, il procuratore capo di Mistretta (Me), Luigi Patronaggio, ha spiccato 5 avvisi di garanzia per interruzione di pubblico servizio nella raccolta dei rifiuti in provincia di Messina. Nel mirino 3 componenti del Cda dell’Ato Messina 1 e i dirigenti di Tirreno Ambiente. A far scattare le indagini erano state le segnalazioni di sindaci, vigili e associazioni ambientaliste che hanno convinto la magistratura a vederci chiaro sui disservizi nel servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti. Cinque gli avvisi di garanzia con le ipotesi di reato di interruzione di pubblico servizio. L’avviso e’ stato notificato dai finanzieri della Tenenza di Santo Stefano di Camastra (Me) a Laura Trifilo’, Vincenzo Sanzarello e Pedro Angelo Spinnato del Consiglio di Amministrazione dell’Ato Messina 1; Sebastiano Giambo’ e Giuseppino Innocenti, amministratori della Tirreno Ambiente. L”indagine, partita nel gennaio scorso, ha portato alla luce pesanti irregolarita’ nel servizio, con ricadute negative per le condizioni igieniche del territorio dei comuni di riferimento. Gli atti dell’inchiesta saranno trasmessi anche alla Procura di Patti, per emergenti ipotesi di reati fallimentari, e alla Procura della Repubblica di Messina per piu’ complessi aspetti relativi ad intrecci societari e alle complessive modalita’ di smaltimento dei rifiuti.
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