“Salviamo l’ospedale di Sant’Agata Militello”: manifestazione il 20 luglio

 

Un appello accorato per salvare l’ospedale di Sant’Agata Militello e riaprire il reparto di cardiologia. L’Assemblea Permanente per l’Ospedale e la Salute nei Nebrodi, nata da un’ampia mobilitazione di cittadini e associazioni, denuncia la progressiva chiusura di reparti e servizi essenziali, definendola un vero e proprio “smantellamento” che rischia di lasciare i cittadini senza adeguata assistenza sanitaria.

Sabato 20 luglio alle 10:00 è previsto un sit-in di protesta presso l’ospedale di Sant’Agata Militello. Durante la manifestazione sarà allestito un gazebo per la raccolta firme a sostegno della petizione che chiede la riapertura del reparto di cardiologia, la riattivazione dei reparti soppressi e l’attivazione di tutte le unità operative previste per un presidio ospedaliero di base.

“Non siamo cittadini di serie B”, recita il comunicato dell’Assemblea Permanente. “L’ospedale di Sant’Agata Militello deve tornare ad essere il punto di riferimento per la salute dei Nebrodi, garantendo il diritto alla salute agli oltre 80.000 cittadini della zona.”

La cittadinanza è invitata a partecipare attivamente alla manifestazione e a firmare la petizione per difendere il proprio diritto alla salute.

Ecco il comunicato ricevuto dalla nostra redazione.

SALVIAMO L’OSPEDALE DI SANT’AGATA DI MILITELLO E SI RIAPRA IL REPARTO DI CARDIOLOGIA. DIFENDIAMO LA SANITA’ PUBBLICA

NEGLI ULTIMI 20 ANNI sono scomparsi, nel disinteresse della politica, numerosi reparti e servizi dell’Ospedale di Sant’Agata di Militello (Punto Nascita, Ostetricia e Ginecologia, Ortopedia, Gastroenterologia con endoscopia, Otorinolaringoiatria e Chirurgia è stata ridotta ai minimi termini), che erano fiori all’occhiello della sanità non solo provinciale, ma regionale.
DA ULTIMO una decisione inaspettata e non annunciata: la chiusura, dichiarata “provvisoria”, per ristrutturazione dei locali, del reparto di Cardiologia, che si sostanzia nei fatti in una condotta interruttiva delle prestazioni del servizio pubblico essenziale nel suo complesso, decisa nonostante la presenza di locali idonei a permetterne la prosecuzione.
PARREBBE QUINDI l’inizio di un film già visto, l’annuncio di una prossima chiusura definitiva, l’ennesimo smantellamento, che rende il nostro un Territorio metaforicamente “senza cuore”, perché privato di un servizio importante per la diagnosi e la cura delle malattie cardiologiche e cardiovascolari. Per questo occorre mettere coraggio, partecipazione, coesione sociale ed un “cuore”, per contrastare l’azione di forte ridimensionamento dell’ospedale di Sant’Agata, a salvaguardia della SANITÀ PUBBLICA.
PRESO ATTO della continua azione di destrutturazione e smantellamento dei servizi ospedalieri e della sanità pubblica nei Nebrodi in tutte le sue forme, è stata costituita, nei mesi scorsi, una “Assemblea Permanente” formata da liberi cittadini e Associazioni, non appartenenti a formazioni politiche, allo scopo di far sentire una forte voce di denuncia e protesta e rivendicare atti concreti verso un territorio letteralmente dimenticato.
RIAPPROPRIAMOCI della responsabilità politica, considerata l’importanza, che rivestono il diritto Costituzionale alla Salute e la Sicurezza della vita umana, soprattutto per le fasce più deboli anche economicamente.
PER TUTTO QUESTO, l’Assemblea Permanente insieme a tante Associazioni del territorio dei Nebrodi organizza un sit-in, che si terrà sabato 20 luglio, a partire dalle ore 10 nei pressi della scalinata antistante il complesso ospedaliero centrale di Sant’Agata di Militello.
Sarà allestito anche un gazebo per la raccolta firme; iniziativa, che sarà estesa a tutti i Comuni del Distretto Socio Sanitario n.31.
PARTECIPIAMO singolarmente, a livello istituzionale, nelle varie forme di appartenenza associativa, comunitaria, religiosa.
FIRMIAMO la petizione popolare, affinché si riapra il reparto di Cardiologia, si riaprano i reparti soppressi, rendendoli efficienti e funzionali, e si attivino tutte le unità operative previste dalle norme regionali e dall’atto aziendale dell’ASP di Messina.
NON SIAMO CITTADINI DI SERIE B. È un dovere sociale che chi di competenza ascolti le nostre richieste.
L’Ospedale di Sant’Agata di Militello torni ad essere il riferimento della Sanità Pubblica dei Nebrodi, quale Presidio Ospedaliero di Base, con tutti i reparti e i servizi previsti per questa tipologia di Istituto, così da garantire il diritto alla salute agli oltre 80.000 cittadini dei Nebrodi.

L’Assemblea Permanente per l’Ospedale e la Salute nei Nebrodi