S.Agata Militello. Contrasto e prevenzione dei fenomeni di bullismo e cyberbullismo, la Polizia di Stato incontra gli alunni dell’Istituto Comprensivo “Marconi”

 

Due intensi, coinvolgenti e partecipati momenti di sensibilizzazione per promuovere una cultura digitale responsabile: tema sempre più attuale e preoccupante per la comunità scolastica e la società in generale. Giovedì 20 marzo gli studenti delle classi 5^ della scuola primaria e delle classi 1^ della scuola secondaria di 1^ grado, i docenti e le famiglie dell’Istituto Comprensivo “Marconi” hanno incontrato il vicequestore aggiunto della Polizia di Stato, dott. Giuseppe Ambrogio, dirigente del Commissariato di Sant’Agata Militello e il Dirigente Nazionale Siulp della Polizia di Stato, dott. Giuseppe Puleo, consulente della Regione Sicilia in materia di contrasto e prevenzione dei fenomeni di bullismo e cyberbullismo per affrontare questo delicato argomento che giovani e meno giovani non sempre conoscono nella sua accezione più ampia. Presenti all’evento, in rappresentanza delle istituzioni locali, il sindaco di Militello Rosmarino, dott. Calogero Lo Re e l’assessore all’Istruzione del Comune di Sant’Agata Militello, dott.ssa Ilaria Pulejo. L’incontro, che ha fornito informazioni preziose e consigli pratici per riconoscere e contrastare le minacce del web, è stato organizzato nell’ambito delle attività promosse dall’istituto in materia di educazione civica digitale, la cui finalità è fornire le competenze indispensabili per cogliere le opportunità offerte dal digitale. Il dirigente scolastico, ing. Antonino Macula, ha aperto l’incontro evidenziando l’importanza e la necessità di momenti formativi e informativi come questi; ha sottolineato l’importanza di riconoscere i “campanellini d’allarme” e la necessità della sinergia d’intenti tra scuola, famiglia e istituzioni per educare i ragazzi ad un comportamento responsabile. Internet, dietro la sua facciata brillante, nasconde, infatti, insidie e pericoli che spesso ignoriamo o sottovalutiamo. Aspetto, questo, ribadito dal dott. Ambrogio che ha evidenziato l’apertura al territorio delle Forze dell’ordine, della Polizia di Stato in particolare. Il Commissario ha sottolineato l’importanza di proteggere i propri dati on line e di non condividere informazioni personali sui social media; ha suggerito di limitare la visibilità dei propri profili; si è soffermato sulle conseguenze di chi si rende responsabile o complice di insulti, violenze verbali, di persona o on line, fornendo spunti per un’ampia riflessione sull’importanza di adottare dei comportamenti positivi, improntati al rispetto, non solo nella vita reale, ma anche nell’interazione on line. Il dott. Giuseppe Puleo, con un linguaggio immediato e diretto e grazie alla sua verve comunicativa, ha catturato la curiosità e l’attenzione della giovane platea, regalando consigli preziosi e importanti su un uso responsabile e consapevole dello smartphone. Codice Penale alla mano, con modi affabili, ma incisivi, che hanno reso la tematica ancora più concreta, ha condiviso con la platea messaggi chiari su come navigare in sicurezza in rete. Portando come esempi testimonianze ed episodi legati alla sua esperienza, ha sottolineato i potenziali rischi legati ai social media. Gli studenti hanno manifestato apprezzamento per le tematiche trattate e per l’atmosfera di coinvolgimento, dialogo e interazione instaurata. Incontrando, nel pomeriggio, docenti e famiglie, il dott. Puleo si è soffermato sulle assurde “mode” in voga sui social frequentati dai ragazzi, nelle quali i “valori” imperanti sono la visibilità, il successo, l’apprezzamento tra i followers, i facili guadagni e sulle challenge che invogliano un numero crescente di ragazzi sprezzanti del pericolo a sfide rischiose e altamente pericolose. Genitori e docenti hanno manifestato incredulità, perplessità e preoccupazione nei confronti di una realtà ai più poco conosciuta o, addirittura, sconosciuta. L’unica strada da percorrere, in assenza di “pozioni miracolose”, è la ricerca di un dialogo costante e costruttivo con i ragazzi. L’iniziativa ha rappresentato un tassello significativo verso una scuola sempre più inclusiva e rispettosa, all’interno della quale ogni studente può sentirsi al sicuro e supportato.

(Lucia Di Fazio)