Esperti a confronto a 100 anni dal terremoto del 1908

‘Cento anni dopo il terremoto del 1908. Gli effetti allora e il rischio ambientale oggi nell’area dello Stretto’ e’ il tema del convegno che si terra’ mercoledi’ prossimo a Messina e il giorno dopo a Reggio Calabria. Il convegno, che rientra tra gli eventi dedicati all”’Anno internazionale del pianeta Terra” promosso dall’Onu e patrocinato dall’Unesco e dall’Unione internazionale di Scienze geologiche, diventa un momento di riflessione, in occasione del centenario del sisma che colpi’ Messina e Reggio Calabria. L’obiettivo e’ preservare la memoria storica collettiva di un evento che ha segnato non solo la societa’ siculo-calabra, ma anche gli scenari della legislazione antisismica nazionale. A distanza di un secolo cosa e’ cambiato nelle nostre conoscenze e nella nostra preparazione? Siamo organizzati a fronteggiare l’evenienza di un evento simile a quello del 1908? Quali potranno essere gli effetti e gli impatti che questo tipo di eventi hanno sull’ambiente in un territorio assai piu’ urbanizzato? A questi interrogativi risponderanno i relatori, tra i quali ci sara’ anche Giovanni Arnone, gia’ dirigente del servizio ”Assetto del territorio e difesa del suolo”, che interverra’ sul ”dissesto idrogeologico ed il rischio sismico in Sicilia”. Ai lavori, che si terranno nella Sala degli specchi della Provincia di Messina, parteciperanno il ministro dell’Ambiente, Stefania Prestigiacomo, il presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo, l’assessore al Territorio, Giuseppe Sorbello, il presidente della Provincia regionale di Messina, Giovanni Ricevuto, il sindaco della citta’ dello Stretto, Giuseppe Buzzanca e il commissario dell’Ispra, Vincenzo Grimaldi. Nelle sale adiacenti saranno allestiti alcuni spazi espositivi con materiale fotografico e collezionistico relativo all’evento del 1908 e, piu’ in generale, sul tema del rischio sismico.
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