IL PRIMO DIRIGENTE DELLA POLIZIA DI STATO DIEGO TROTTA È IL NUOVO VICARIO DEL QUESTORE DI MESSINA
Si è insediato stamane il Primo Dirigente della Polizia di Stato Dott. Diego Trotta, con l’incarico di Vice Questore Vicario del Questore di Messina.
Napoletano, 55 anni, coniugato con due figli. Dopo il conseguimento del Diploma di Laurea in Giurisprudenza, con il massimo dei voti, e di Specializzazione post-universitaria in Diritto e Procedura Penale (1995) – entrambi conseguiti presso l’Università degli Studi “Federico II° di Napoli – ha, altresì, conseguito l’abilitazione all’esercizio della professione di avvocato. Successivamente, ha vinto, nel 1996, il concorso per l’accesso alla qualifica di Vice Commissario nel ruolo dei Commissari della Polizia di Stato e, nello stesso anno, è stato assegnato presso la Questura di Reggio Calabria, sua prima sede di servizio.
Nel 1996, il Dott. Trotta ha assunto servizio presso la Questura di Reggio Calabria, quale vice-Dirigente dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, con la qualifica di Vice Commissario.
Nel 1997, promosso Commissario, ha assunto la dirigenza del Commissariato Distaccato di Pubblica Sicurezza di Bovalino (RC), ufficio con competenza sui comuni aspromontani della Locride, in cui ha portato a termine delicate indagini sulla ‘ndrangheta.
Nel 2000, è stato trasferito presso l’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura di Reggio Calabria, quale Dirigente.
Nel 2001, promosso Commissario Capo, entra a far parte della Squadra Mobile della Questura di Reggio Calabria, quale Dirigente della 3^ Sezione “Omicidi e reati contro la persona”.
Nel 2001, è stato assegnato alla 6^ Sezione “Antidroga” della Squadra Mobile della Questura di Reggio Calabria, quale Dirigente, con competenza sull’intera provincia di Reggio Calabria, compresa la Locride e la Piana di Gioia Tauro, in cui ha portato a termine delicate indagini su narcotraffico internazionale e ‘ndrangheta pervenendo alla cattura di latitanti tra i quali il noto broker narcotrafficante Roberto Pannunzi, all’epoca tra i trenta ricercati più pericolosi, localizzato a Madrid nell’aprile 2004.
Nel 2003, è stato promosso Vice Questore Aggiunto e nel 2009 ha assunto il ruolo di Vice Dirigente della Squadra Mobile della Questura di Reggio Calabria ed assegnato alla 1^ Sezione Criminalità Organizzata (S.C.O.), quale Dirigente e responsabile dei Servizi Interprovinciali di Polizia Giudiziaria, mantenendo la competenza sull’intera provincia di Reggio Calabria, in cui ha portato a termine delicate indagini sulla ‘ndrangheta e pervenendo alla cattura di latitanti tra i quali il più noto boss della ‘ndrangheta Giovanni Tegano, all’epoca tra i trenta ricercati più pericolosi, localizzato a Reggio Calabria nell’aprile 2010.
Nel 2010, ha assunto la dirigenza del Commissariato Distaccato di Pubblica Sicurezza di Palmi (RC), ufficio con competenza su comuni ad alta densità mafiosa della Piana di Gioia Tauro. Anche in tale incarico, il dirigente ha condotto delicate indagini sulla ‘ndrangheta della provincia di Reggio Calabria.
Nel 2011, gli è stato conferito l’incarico di Dirigente del Gabinetto Regionale di Polizia Scientifica per la “Calabria”, con sede a Reggio Calabria e competenza sull’intera regione Calabria, in cui ha fornito un importante contributo nell’emergenza sbarchi di migranti del 2013/2015, altresì coordinando delicate investigazioni tecnico-scientifiche che hanno permesso l’identificazione degli autori di svariati delitti, anche di matrice mafiosa, nell’intera regione.
Nel 2016, è stato promosso Primo Dirigente e nel 2017, ultimato il 32° Corso di Formazione Dirigenziale, ha assunto la direzione del Commissariato Distaccato di Pubblica Sicurezza di Gioia Tauro (RC), con competenza sui comuni ad alta densità mafiosa della Piana di Gioia Tauro (Gioia Tauro, Rosarno, San Ferdinando, Rizziconi, Laureana di Borrello), in cui ha portato a termine ulteriori indagini su ‘ndrangheta, narcotraffico e contrasto al caporalato ed affrontato le problematiche di gestione dell’ordine e della sicurezza pubblica nel porto di Gioia Tauro e nella più grande baraccopoli per migranti extracomunitari del Paese, quella di San Ferdinando (RC), divenendo promotore delle attività di sgombero e bonifica del sito, nel marzo del 2019, in esito ad un’operazione di mediazione pacifica ed ordinata coordinata da Prefettura e Questura di Reggio Calabria.
Nel luglio del 2021, è stato trasferito presso la neo-istituita Questura di Barletta-Andria-Trani, inaugurata il 27 luglio del 2021, ove ha assunto le funzioni di Vicario del Questore. In tale prima esperienza da Vicario, in una Questura da “fondare”, strutturare ed organizzare ex novo (in un contesto territoriale ed ambientale complesso, variegato ed insidioso, caratterizzato da alta densità criminale, anche di tipo mafioso, e di problematiche di gestione dell’ordine e della sicurezza pubblica connesse anche alla ricchezza di un territorio con spiccata vocazione turistica, industriale, imprenditoriale ed agricola), il Dott. Trotta è divenuto epicentro propulsivo di tutte le iniziative di carattere organizzativo e gestionale, indispensabili per una neo-istituita Questura, avente criticità e carenza d’organico significative.
Al Dott. Diego Trotta, da parte del Sig. Questore e di tutta Questura di Messina, vanno i migliori auguri di buon lavoro per il nuovo prestigioso incarico.