La Festa della Montagna a Monte Kalfa con il Cai di Taormina Linguaglossa, gli Alpini, Scout e simpatizzanti

La “Festa della Montagna” si è svolta domenica 16 settembre a Monte Kalfa, nel versante jonico dell’Appennino Peloritano, l’organizzazione è stata curata dalla Sezione del Cai di Linguaglossa sottosezione di Taormina, con le rappresentanze del Cai di Novara di Sicilia, Messina, Acireale, Giarre, la partecipazione dei Gruppi Alpini di Messina e Linguaglossa, Scout, famiglie e simpatizzanti.

Il percorso di circa 7,5 km, è stato studiato da padre Giovanni Lombardo, figura di spicco dell’escursionismo peloritano in collaborazione, con Antonio Arrigo presidente e Antonio Formaggio vicepresidente della Sottosezione Cai di Taormina. Una domenica di festa in montagna nel centenario della Grande Guerra, ricordando il passato per costruire un futuro di pace.

lI trekking ad anello, si è sviluppato per circa 7,5 km, partito nei pressi di Monte Kalfa a 1.000 s.l.m., attraverso sterrate e sentieri, ha permesso di ammirare la parte montana della Valle del Ghiodàro, definita dallo scrittore francese Roger Peyrefitte “Le vallon le plus joli du monde”. Il territorio della Valle, che significa “dono della terra”, fu abitato dai Greci, dai Bizantini, dagli Arabi e dai Romani. Definita anche la Valle dei Santuari Mariani, è un luogo di spiritualità che accoglie tre Santuari dedicati alla Santissima Vergine: S. Maria della Libera a Melìa, la Madonna della Catena a Mongiuffi e la Madonna dell’Aiuto a Roccafiorita, proprio sulla vetta di Monte Kalfa. Durante la camminata si sono attraversati tratti coperti da bosco di castagno, roverella e altri interessati dal pascolo e da antichi terrazzamenti un tempo coltivati. Numerose le abitazioni rurali, ormai abbandonate, costruite in pietra, caratteristici anche gli ovili con recinto in pietra, formanti un tutt’uno con le casette. Magnifiche le vedute di Monte Kalfa, Monte Veneretta sopra Taormina, Montagna Grande, la cima più alta dei Peloritani (1374m), nonché la Val d’Agrò con i numerosi borghi e l’antica Abbazia Basiliana dei SS. Pietro e Paolo.

Alla conclusione i partecipanti si sono dati appuntamento nella Chiesa della Madonna dell’Aiuto, costruita nel 1950 dai reduci del secondo conflitto mondiale, dove si è svolta la Santa Messa domenicale officiata da padre Giovanni Lombardo. Dopo la funzione religiosa sono stati ricordati i caduti di tutte le guerre con la lettura della preghiera dell’Alpino e la preghiera della Montagna, ai caduti sono stati resi gli onori con il silenzio e i canti “Signora delle Cime” e “Chi Ama la Montagna”.

La splendida giornata di fine estate dedicata alla Montagna, si è conclusa con i ringraziamenti fatti a tutti i partecipanti da parte dei dirigenti dal Cai, Antonio Arrigo presidente e Antonio Formaggio vicepresidente e a seguire le foto di rito dei partecipanti con i gagliardetti e i vessilli sezionali. (D.I.)