Stromboli ed Etna, si fanno sentire

Prosegue l’attivita’ sismica dello Stromboli. L’analisi dei sismogrammi da parte dell’Osservatorio vesuviano ha, infatti, evidenziato un altro segnale sismico associabile a un evento franoso di piccola entita’, localizzato nell’area della Sciara del fuoco. L’ampiezza del tremore oscilla tra valori medio-bassi e medio-alti. La localizzazione della sorgente dei segnali indica una profondita’ ipocentrale compresa nell’intervallo 400-500 metri. I parametri di polarizzazione del segnale sismico non mostrano variazioni sostanziali.

Interessa anche l’attivita’ eruttiva sull’Etna. Secondo gli esperti della sezione catanese dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, le osservazioni hanno permesso di verificare la riattivazione di una delle bocche eruttive formatesi il 13 maggio scorso ubicata circa 100 metri a monte delle due bocche esplosivo/effusive attive finora. Tale bocca presentava una forte attivita’ stromboliana caratterizzata da esplosioni quasi continue e lanci di materiale lavico fino ad altezze stimate in circa 150 metri, mentre invece essa non presentava alcuna emissione di colate laviche. Il fronte attivo piu’ avanzato delle colate laviche che si riversano in Valle del Bove si attestava a circa 1.800 metri. Per quanto riguarda i crateri sommitali, e’ proseguito il degassamento intenso e pulsante al cratere di Nord-Est e sono ulteriormente incrementate di intensita’ le emissioni gassose dalla bocca sul fianco orientale del cratere di Sud-Est.
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