Sant’Agata Militello: Stamani, la manifestazione a difesa della Sanità nei Nebrodi – LE FOTO

 

La manifestazione a difesa della sanità nei Nebrodi, si è svolta stamani con un’assemblea in Piazza Crispi, davanti alla Casa comunale ed alla quale hanno partecipato i sindaci, le giunte i Presidenti ed i consiglieri comunali dei 25 comuni dei Distretti sanitari di Sant’Agata e di Mistretta, il vescovo della Diocesi di Patti, Guglielmo Giombanco, parlamentari regionali e nazionali, operatori sanitari, varie autorità, studenti e cittadini.

Sua Eccellenza Guglielmo Giambanco, Vescovo di Patti, ha preso la parola per la tutela della sanità dei Nebrodi: “Con voce forte e chiara, bisogna tutelare la persona. Spegnere le luci è come spegnere una speranza di vita.” Questo uno dei passaggi del discorso del Vescovo della diocesi di Patti.

“Il futuro della Sanità dei Nebrodi passa da questa mobilitazione”, ha affermato il sindaco santagatese, Carmelo Sottile che aggiunge: “la giornata per la salvaguardia degli ospedali di Mistretta e Sant’Agata non deve restare solamente un momento in cui esporre le nostre istanze, ma deve rappresentare un atto  di autodeterminazione con cui stabilire  le reali esigenze  che provengono dal territorio. Chiederemo con determinazione i servizi indispensabili che garantiscano i livelli essenziali  di assistenza  sanitaria a tutela dell’inviolabile Diritto  alla Salute sancito  dalla nostra Costituzione e per tale motivo sottoposto ad un principio di uguaglianza a prescindere  dalle aree  geografiche”.

La  situazione sanitaria nel territorio nebroideo con i due distretti sanitari: SantAgata Militello, con 18 comuni e 75 mila utenti e Mistretta: 7 comuni e 17 mila abitanti è  deficitaria per carenza dei livelli essenziali  assistenziali di cui  il decreto di riordino della rete ospedaliera non ha tenuto in debita considerazione con l’assegnazione di Unità  operative adeguate agli alti indici epidemiologici cardio-cerebro-vascolari.
Dall’assegnazione, secondo la bozza, delle unità lavorative per il presidio ospedaliero santagatese, classificato di base, si evince una riduzione di posti letto con la soppressione della Pediatria con relativi 4 posti letto, attivando invece 2 posti di neonatologia. Ridotti anche a 6, i posti letto in Ostetricia e Ginecologia. Non è stata istituita l’Utic, (Unità di terapia intensiva coronarica)  in Cardiologia, della sub intensiva mentre viene indicata la Stroke in Medicina.

“Come rappresentanti dei 25 comuni dell’Area Interna Nebrodi e quelli appartenenti ai due presidi ospedalieri di SantAgata Militello e Mistretta – conclude il sindaco Carmelo Sottile – abbiamo già chiesto e  lo ribadiamo oggi, la deroga al Piano sanitario regionale in forza dello Status di Area Interna Nebrodi, formulando e chiedendo l’inserimento di precise e sostanziali modifiche nell’interesse esclusivo e supremo dei cittadini dei Nebrodi”.

In particolare chiediamo: la restituzione delle somme derivanti da economie/rinegoziazione degli anni 2014/2016 quale copertura dei servizi essenziali per gli Ospedali Riuniti e per il servizio 118 ed il  reinserìmento della Pediatria e d inoltre:

1) la restituzione alle funzioni ed ai servizi ospedalieri  degli spazi e volumi  dell’attiguo corpo di fabbrica  del ristrutturato vecchio ospedale  nelle more di un’adeguata  struttura ospedaliera da realizzare nel rispetto  del vigente PRG  in un’area peraltro espropriata (Cuccubello);

2) l’inserimento dell’Unità Operativa Complessa di Cardiologia  di Sant’Agata di Militello nella rete regionale delle UTIC con un numero di posti letto congruo per gli indici occupazionali p/L e il fabbisogno del territorio.

3) Attivazione di una UOC di Neurologia con strok unit di Primo livello

4) Istituzione di una UOC di Rianimazione sub intensiva a supporto degli ospedali riuniti Sant’Agata e Mistretta ed essenziale alle attività delle Unità chirurgiche-ortopediche.

5) Ampliamento dell’offerta riabilitativa  già attiva nell’Ospedale  SS Salvatore di Mistretta con l’attivazione di UO di Riabilitazione Cardiovascolare  e neurologica.

6) Flessibilità al ribasso  del numero dei parti dei punti nascita condizione minima per mantenere aperto il punto nascita di Sant’Agata Militello con un numero di parti  di sotto del limite imposto dalle norme ministeriali considerata la nostra Area interna Nebrodi, a grave rischio emarginazione e spopolamento.

7) Messa in funzione al servizio di Radiologia dell’apparecchio, già previsto, di risonanza magnetica nucleare.